CESSI.

C’è solo un posto dove lo puoi trovare. Il presente. Nei cessi. Non nei bagni. Nei cessi. Quei posti dimenticati in fondo a corridoi di locali, a scale, dietro a portoni. Scrostati, lerci, pregni di odori, in penombra, illuminati, carini, con vasi di fiori e disegni, magari mattonelle colorate. Specchi che non ci sono, specchi rotti, specchi sporchi, specchi scritti, specchi grandi, specchi piccoli. E tu soffri, corri, aspetti, speri, ansimi. Tutto scompare. I ricordi, i pensieri, le paure. L’unica cosa che rimane è il tuo bisogno di liberarti. Ed è allora che ti senti, ti percepisci, sei solo tu e la tua liberazione e realizzi di esistere. Ecco il presente.

Commenti

  1. Arte spontanea e eterogenea in contesti dove si esprimono gli impulsi dell'essere e l'im-
    manente kantiano.


    Rosalba DT

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